ITINERARI STORICO ARTISTICI
Centro storico
Luzzara
Il MUSEO NAZIONALE D'ARTE NAIVES "C. Zavattini" è collocato in un Convento del 1400.
Di insigne rilevanza sono da considerarsi gli affreschi finemente decorati che riproducono stemmi delle famiglie gentilizie del luogo quali benefattrici del Convento; preziosi sono i porticati interni scanditi da colonne a sezione ottagonale.
Antica sede degli Agostiniani venne eretto con l'annessa Chiesa della Beata Maria Vergine Annunziata nel XV secolo per merito di Caterina Pico venuta sposa a Rodolfo Gonzaga.
Della struttura originaria resta ben poco, poiché l'edificio ha subito nel tempo notevoli trasformazioni.
Determinante fu certamente la "Battaglia di Luzzara"combattuta nelle terre circostanti il 15 agosto 1702 e che vide schierate da una parte le armate dei regni di Spagna, Portogallo, Francia e del Ducato di Savoia e dall'altra, l'Austria, sostenuta da Olanda ed Inghilterra.
L'edificio fu trasformato in ospedale nel 1824 per opera di Maria Luigia, Duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, utilizzazione poi mantenuta dalla famiglia Lodigiani per gli anni a venire.
Nel 1918 un incendio distrusse buona parte della Chiesa a quel tempo adibita a magazzino bellico per le armi durante la prima guerra mondiale.
Con la sopressione degli ospedali e la chiusura delle infermerie divenuta operante con la realizzazione dell'ospedale di Guastalla, l'edificio passò sotto la gesitone municipale affinchè, dopo un'ulteriore serie di lavori , fosse adibito a sede del Museo.
Nato nel 1967 da un'idea di Zavattini e a lui stesso sucessivamente dedicato, il Museo di Luzzara e l'annuale Rassegna "Premio Nazionale delle Arti Naives", costutuiscono un appuntamento ed un incontro importanti nel panorama artistico nazionale.
VILLA PARALUPI
Di significativa importanza artistica è sicuramente Villa Paralupi situata in località Maso.
Straordinaria struttura curtense, fu una delle più note residenze dei Gonzaga. Passata attraverso i secoli nelle mani di vari e potenti fondatori, la Villa ha orgogliosamente conservato alcuni caratteri della antica nobiltà come l'oratorio ed il giardino famoso per le sue affascinanti piantagioni arboree che costituiscono un patrimonio di altissimo valore botanico; ne sono l'esempio esemplari limitati e di rara beltà.
TEATRO
Il teatro di Luzzara fu acquistato dalla " società teatrale di Luzzara" intorno al 1913. Probabilmente ricavato da un fabbricato rustico adibito a granaio, l'edificio subì massicci e repentini lavori di strutturazione per l'adeguamento a teatro. Si dovette, tuttavia, aspettare il 2 ottobre 1852 per l'inaugurazione con la prima rappresentazione dell'opera "I Capuleti ed i Montecchi" di Vincenzo Bellini. Il Teatro poteva contenere fino a 400 persone, con 47 palchi divisi in tre ordini. Il sipario dipinto a mano raffigurava la Fiera di Luzzara con i Principi Gonzaga. Attualmente l'edificio è chiuso per restauro.
PALAZZO DELLA MACINA
Il vecchio palazzo dei Gonzaga, Signori di Luzzara, fu eretto verso la fine del XV sec. su disegno di
Luca Fancelli. All'epoca dei suoi fasti era ornato da mirabili affreschi e occupava quasi tutta l'attuale piazza
Ma dalla guerra, che culminò con la battaglia del 15 agosto del 1702, non si salvò che la parte ancora oggi visibile. Il nome deriva dall'utilizzo che in passato venne fatto del palazzo e cioè come luogo per l'esazione di un tributo sulle granaglie detto appunto Macina. All'interno del palazzo di distinguono ancora oggi la sontuosa loggia che si affacciava sul cortile, mentre sulla porta principale spicca le stemma dei Gonzaga realizzato in porcellana colorita raffigurante il simbolo della fecondità.
LA TORRE CIVICA
Da sempre la comunità di Luzzara manifestò il desiderio di costruire un'altissima torre per riporvi le campane, con il materiale delle vecchie torri, della Rocca e delle fortificazioni. Il Duca Antonio Ferdinando con proprio decreto del 20 giugno 1716, autorizzò la cittadinanza di Luzzara ad effettuare una prima questua di biade, vini e denaro cosicchè nel 1924 iniziò la prima parte della costruzione della torre che fu ultimata per la sua parte superiore solo dopo il 1740 in seguito ad una seconda questua ordinata dalla duchessa di Guastalla, Maria Darmestat.
Nel 1762 furono insediati i telai di sostenimento alle campane e solo nel 1780 la determinazione del popolo di Luzzara portò alla deposizione in cima alla cupola della croce con il luccio raggiungendo così un'altezza di 55metri.